Gli Emirati Arabi Uniti presentano cento anni di Storia dell’architettura e sviluppo urbano alla Biennale di Architettura, con un padiglione curato dal Dott. Michele Bambling con la collaborazione di un team di architetti ricercatori, Adina Hempel e Marco Sosa e con la consulenza di Hanan Sayed Worrell.
“Per non dimenticare: Strutture della memoria negli Emirati Arabi Uniti” – Questo il nome che è stato scelto per rappresentare gli Emirati nella loro prima partecipazioen alla Biennale di Architettura, un’occasione nella quale gli Emirati hanno “[..] il piacere di presentare, attraverso una narrativa unica nel suo genere” – come afferma Sheikha Salama bint Hamdan Al Nahyan, fondatore della Salama bint Hamdan Al Nahyan Foundation – ” il viaggio di crescita e sviluppo del nostr Paese. Oggi siamo una delle nazioni con la più veloce crescita del mondo e siamo fieri che la nostra modernità conservi le proprie radici e tradizioni come traspare anche in questa mostra”
Ponendo l’accento sugli anni ’70 e ’80, la mostra mette in evidenza come l’architettura pubblica e residenziale, costruita in un contesto urbano in rapida espansione, abbia dato forma alla allora neonata federazione e abbia gettato le basi per la sua emersione su scala globale
L’esposizione copre nel suo complesso un secolo di storia ed è strutturata in quattro fasi, seguendo l’evoluzione della tradizione nell’architettura dalla fase per così dire “primitiva” a quella moderna e contemporanea.
I quattro peridodi in questione sono:
• 1914 – 1949 – Architettura Vernacolare. Approfondire la conoscenza dell’architettura indigena degli Emirati Arabi Unit
• 1950-1970 – Infrastrutture e Sviluppo Urbano. Esplora i primi stadi di sviluppo degli Emirati di Abu Dhabi, Dubai e Sharjah
• 1971-1994 – Strutture della modernità. L’accento qui è posto su particolari palazzi che scandiscono l’incontro fra Emirati e modernità in seguito all’unione degli Emirati stessi
• 1995-2014 – Retrospettivca e innovazione. In questa sezione viene messo in evidenza come oggi si punti all’utilizzo di tecniche conservative e di riutilizzo dei materiali per preservare la tradizione da un lato e pianificare un futuro sostenibile dall’altro.

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