Deve essere stato un momento emozionante quello vissuto da Francesca Lavazza mercoledì 31 marzo quando è stata nominata la nuova Presidente del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, votata all’unanimità dal CDA durante l’Assemblea dei Soci dell’Ente riunitasi in videoconferenza con Vittoria Poggio, assessore alla Cultura della Regione Piemonte. Imprenditrice torinese alla guida della rinomata azienda di caffè insieme al fratello, impavida sostenitrice delle istituzioni culturali e già Amica Benefattore del Museo, Francesca Lavazza subentra a Fiorenzo Alfieri, figura cardine per la cultura del capoluogo piemontese, recentemente scomparso e in carica dal 2019 al 2020. Inclinazione cosmopolita e amore per l’arte sono gli elementi principali che contraddistinguono il fare manageriale della regina del caffè. La sua designazione pertanto potrebbe innescare un impulso decisivo nel rafforzare il prestigio del Castello di Rivoli sulla scena internazionale dell’arte contemporanea, complici anche le svariate presenze del Gruppo Lavazza come main sponsor di kermesse artistiche di grande successo.
Ma chi è Francesca Lavazza?
Nata a Torino nel 1969, laureata in Lettere Moderne, un passato come copywriter per Armando Testa, Francesca Lavazza è direttrice Corporate Image della multinazionale di famiglia, fondata a Torino nel 1895, e da diversi anni consigliere d’amministrazione della stessa. Convinta sostenitrice dell’arte come spunto di riflessione verso le più impellenti questioni attuali, ha sempre rappresentato, insieme al team imprenditoriale di cui fa parte, un solido punto di riferimento per le istituzioni culturali in Italia e all’estero.
Così per esempio, a livello internazionale, Francesca Lavazza è dal 2016 membro del Board of Trustees della Solomon R. Guggenheim Foundation di New York. Ruolo che ha offerto all’azienda torinese la possibilità di sostenere importanti mostre dedicate all’arte italiana del Novecento, tra le quali Italian Futurism, 1909-1944: Reconstructing The Universe del 2014, Alberto Burri: The Trauma of Painting del 2015/16 e Moholy-Nagy: Future Present del 2016.
Partner di ragguardevoli enti come il Guggenheim Museum di New York, la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, i Musei Civici Veneziani e l’Ermitage di San Pietroburgo, numerose sono le azioni intraprese dal gruppo di lavoro di Francesca Lavazza in ambito artistico.
A livello nazionale, invece, è proprio a Torino, sua città natale, che sviluppa le collaborazioni più significative come l’ultima con i Musei Reali, nella cornice del progetto Land Art, supportando l’installazione site-specific, Beyond Walls – Oltre i muri, firmata dall’artista franco-svizzero Saype e allestita nel parco archeologico delle Porte Palatine della città. Si tratta di due mani che si tendono l’una verso l’altra e si stringono, in una presa che trasmette fiducia e aiuto reciproco, a ribadire la forte centralità di temi come la sostenibilità e la condivisione.
In qualità poi di direttrice Corporate Image, è l’anima del famoso Calendario Lavazza, nato nel 1992, realizzato negli anni in collaborazione con prestigiosi fotografi del calibro di Eliott Erwitt, Steve McCurry, Helmut Newton, Annie Leibovitz, mentre quello del 2020 è stato commissionato allo statunitense David LaChapelle.
Come ha risposto Francesca Lavazza alla recente nomina?
“Sono felice di accettare l’incarico di Presidente del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e, nel farlo, permettetemi di ringraziare tutti coloro che hanno calorosamente sostenuto la mia candidatura. Ricoprire il ruolo che è stato di Fiorenzo Alfieri e proseguire il lavoro svolto fino ad ora tenendo salda la rotta da lui segnata in ambito culturale, così importante per visione e portata, è per me un enorme privilegio. Una cultura di rete, una propensione internazionale, un’arte narrata e condivisa che ritrovo nel percorso intrapreso con Lavazza in questi anni, fondato proprio sul concetto di attrattività e stimolo per un pubblico eterogeneo nel quale le generazioni più giovani giocano un ruolo fondamentale e ispiratore. Insieme al Direttore Carolyn Christov-Bakargiev e a tutto il gruppo del Castello di Rivoli, lavoreremo per confermare questo nostro orizzonte: costruire cultura con impegno e visione, nella speranza che si possa tornare presto a riaprire gli spazi del Museo”.
Arte, ottimismo, lavoro di squadra: è questa la miscela vincente per Francesca Lavazza. Certi degli ottimi risultati che raggiungerà, in sinergia con la direttrice Carolyn Christov-Bakargiev, non ci resta quindi che augurarle buon lavoro.

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