È stato inaugurato, il 17 marzo scorso, Nel tempo di una storia, un progetto social alla scoperta dei musei e degli archivi d’impresa italiani sotto la guida del fotografo e influencer Simone Bramante, in arte Brahmino. In questo periodo di sospensione a causa della pandemia, diventa sempre più necessaria, se non fondamentale, una buona dose di partecipazione. Non potendo però essere vissuta in presenza, ci pensa il web ad abbattere barriere e a permettere di essere in luoghi in cui non sarebbe possibile ora trovarsi.
“In questo tempo sospeso di chiusure forzate, la sfida che abbiamo davanti è quella di essere parte attiva nella costruzione di nuovi meccanismi di partecipazione e fruizione dei processi culturali.”
(Antonio Calabrò – Presidente di Museimpresa e Vicepresidente di Assolombarda)
Supportato da Assolombarda e Museimpresa (associazione fondata da Confindustria e Assolombarda), il progetto nasce con l’idea di svelare storie di lavoro, di ricerca, di persone, di processi, attraverso il registro narrativo tipico dei social media, e rendere gli utenti spettatori dei tanti cambiamenti di cui sono protagoniste le aziende. Eh sì, perché negli archivi e nei musei d’impresa è custodito un patrimonio di grande valore fatto di uomini e donne che hanno sperimentato, prodotto, inventato, creato bellezza e relazioni sociali.
Ogni settimana Brahmino illustrerà due realtà culturali del nostro Paese con due stories sul profilo Instagram di What Italy Is, suo blog di successo, fruibili anche sul web magazine Genio & Impresa e su altre piattaforme. Ognuna di esse, composta di video e scatti d’autore, sarà dedicata a uno dei cento musei e archivi d’impresa associati a Museimpresa, dando vita a una sorta di guida per coinvolgere i follower, con il potere delle immagini, in un progetto di cultura digitale partecipata.
La prima tappa del viaggio ha interessato il Kartell Museo, azienda leader nel settore del design, fondata a Milano nel 1949 dall’ingegnere Giulio Castelli e simbolo della progettualità Made in Italy. In questo caso il focus è stato rivolto al manifesto Kartell loves the planet, emblema dell’attenzione dell’azienda per la sostenibilità ambientale da cui nasce A.I., la sedia realizzata da Philippe Starck con l’uso di materiali di riciclo.
Il racconto prosegue toccando diverse realtà lavorative lombarde: dalla chimica alle assicurazioni, dalle società sportive alla produzione di macchine del caffè, dalla gomma alla plastica fino ad arrivare agli archivi storici.
Qualche esempio? Nella sede del Gruppo Cimbali, a Binasco, quello che un tempo è stato un magazzino di ricambi, oggi è il MUMAC – il museo della macchina per caffè. Uno spazio che custodisce i 100 modelli più significativi di macchine per il caffè espresso e una collezione di volumi, a partire dalla fine dell’Ottocento, di grande pregio e rilevanza sull’argomento. Una storia quindi di dinamismo, innovazione, passione, coraggio, ripercorsa attraverso l’evoluzione di un oggetto ormai di uso quotidiano.
La Fondazione Pirelli, nel quartiere Bicocca a Milano, conserva dal 2008 una quantità considerevole di bozzetti, documenti, fotografie, filmati che raccontano lo stretto legame tra manifattura e creatività, tra evoluzione e tecnologia, oltre all’intensa collaborazione dell’azienda con artisti, designer e fotografi nei suoi 150 anni di attività.
Riviste storiche, carte, materiali e istantanee dell’Archivio Storico del Touring Club Italiano, testimoniano invece un secolo di storia e turismo internazionali. Qui si trovano le famose Guide Verdi, nate nel 1961 per accompagnare gli italiani nei loro primi viaggi all’estero durante gli anni del boom economico. Oggetti che, come tutto il resto, fanno sì che il Touring sia oggi riconosciuto come promotore del turismo quale strumento di conoscenza, di cultura e di sviluppo economico.
E Brahimo ci guiderà ancora al Museo Mondo Milan, al Museo Branca, al Museo Cifa, alla Fondazione Mansutti, all’Archivio Storico Bracco, alla Galleria Campari, all’Archivio Storico del Gruppo Intesa Sanpaolo, solo per citarne alcuni. Un tour che, dopo la Lombardia, toccherà altri archivi e musei d’impresa associati a Museimpresa in tutta Italia.
“La storia di un’impresa racconta molte cose: ha una straordinaria valenza culturale ma anche e soprattutto un grande valore civile. L’impresa è cultura e i suoi valori, che da sempre ispirano la nostra tradizione, ancora oggi possono insegnarci come affrontare il presente e progettare il futuro. Parlo di quel fare impresa che è resilienza, innovazione, tecnologia, creatività. Valori che già in passato sono stati determinanti per superare i momenti difficili e che, oggi, sono essenziali per fare delle aziende quel motore di cambiamento positivo per affrontare le sfide che ci attendono.” (Alessandro Spada – Presidente di Assolombarda)

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