SUSTAINING ASSEMBLY. Pratiche artistiche per la transizione ecologica è il titolo della mostra che verrà inaugurata il 7 maggio 2021 al PAV – Parco d’Arte Vivente di Torino (sarà presente fino al 24 ottobre) e che vedrà come protagonisti Zheng Bo, Mao Chenyu, Fernando García-Dory, Michele Guido e Maria Thereza Alves, Alessandra Pomarico, Yasmin Smith, Karrabing Film Collective, Bouba Touré e Raphaël Grisey.
Il progetto, curato da Piero Gilardi e Marco Scotini, affronta temi di stringente attualità, cari al centro d’arte contemporanea che dal 2008 si occupa della relazione tra cultura e sostenibilità, come l’ecologia politica, la lotta per la decolonizzazione della conoscenzae delle memorie collettive, la crescita sostenibile del mondo, lo sviluppo di nuove fonti di energia, i progetti di riforestazione e tutela dell’ambiente.
L’avanzare del cambiamento ambientale, che neppure il lockdown è riuscito a rallentare, richiede anche alla cultura di scendere in campo e agire concretamente. Ed è in linea con queste urgenze che il PAV con SUSTAINING ASSEMBLY non solo denuncia la crisi attuale, ma propone delle possibili soluzioni. Il progetto rivela già nel suo titolo, con la parola assembly, il riferimento all’unione di tutti quegli attori che collaborano con l’obiettivo di raggiungere l’ecosostenibilità planetaria.
Attraverso il lavoro di artisti che sono stati capaci di attivare progetti in tutto il pianeta, l’esposizione offre al pubblico una carrellata di soluzioni alla crisi attuale, come il progetto collettivo Inland presentato da Fernando Garcia-Dory, o Free Home University di Alessandra Pomarico. Zheng Bo, Mao Chenyu raccontano esperienze della comunità asiatica, mentre le questioni ecologiche australiane e i diritti indigeni sono al centro del lavoro di Karrabing Film Collective. L’australiana Yasmin Smith propone un progetto dedicato alla Terra dei Fuochi, Michele Guido e la storica artista Maria Thereza Alves riflettono su alcune pratiche sostenibili. Il duo composto da Bouba Toure e Raphaël Grisey presenta invece una ricerca sull’esperienza africana di Somankidi Coura. In occasione dell’opening, inoltre, verrà presentata un’inedita azione performativa di Piero Gilardi.
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