“Rosso Fiorentino. Rosso Vivo. La Deposizione, la Storia, il ‘900, il Contemporaneo”: è questo il titolo del grande evento intorno al quale Volterra svilupperà un intero biennio all’insegna dell’arte e della cultura.
Per evocare l’unicità dell’esposizione si potrebbe cominciare dalla forza di un artista assoluto, che si può addirittura definire il padre dell’anticonformismo. E ancora si potrebbe partire dalla sua opera più significativa, la Deposizione dalla Croce, capolavoro che il mondo invidia e la storia dell’arte celebra. O di una Città culla della cultura etrusca, emblema della tradizione dell’alabastro e sede di una serie di magnifici musei e spazi espositivi.
Ma la verità è che questa operazione trova il suo punto di massima originalità nel fatto che, per la prima volta in Italia, una serie di luoghi di grandissimo valore storico si trasformano attraverso opere di artisti mirabili, dando vita a un vero sistema culturale, estraneo ai soliti impianti espositivi museali, che animerà Volterra per il biennio 2014/2015.
La più importante società privata a livello nazionale nel campo artistico e culturale, Arthemisia Group, è impegnata in prima linea in questo imponente progetto di rilancio della Città: «Crediamo fortemente nel “Progetto Volterra” – dice la presidente di Arthemisia Group Iole Siena – e per questo abbiamo deciso di mettere tutti noi stessi per la realizzazione di questo biennio all’insegna dell’arte, certi che l’investimento per la valorizzazione di questa Città possa diventare un esempio per tutta l’Italia».
La valenza culturale e artistica è infatti irripetibile, perché dal 23 maggio 2014 al 31 dicembre 2015 chi visiterà la Città potrà godere di una esposizione diffusa, che avrà come fulcro centrale proprio il più grande capolavoro di Giovan Battista di Jacopo, detto Rosso Fiorentino: La Deposizione dalla Croce, definita da Vittorio Sgarbi «l’anima di Volterra».
Dipinta nel 1521 per la Cappella della Croce di Giorno presso la Chiesa di San Francesco a Volterra, questo quadro rappresenta un importante momento nella storia dell’arte italiana, quando pittori come il Rosso cercarono di elaborare un nuovo canone pittorico che andasse oltre a quanto era stato raggiunto con il Rinascimento. L’impressionante modernità dell’opera, ne fa indiscutibilmente un capolavoro dell’arte italiana. Il pittore realizza una figurazione naturalistica e contemporaneamente astratta, adattando la luce a quella dell’ambiente per cui era progettato e agli affreschi che lo decoravano.
«In Rosso Fiorentino si possono vedere cubismo, astrattismo, arte concettuale – dice il curatore Vittorio Sgarbi – e il pubblico potrà ammirare Rosso Fiorentino attraverso il lavoro di vari artisti. È molto interessante pensare che alcuni di questi artisti potrebbero non aver mai conosciuto l’opera di Rosso, ma ne riproducono l’irregolarità, l’eccentricità o l’essenzialità».
Proprio la contemporaneità di questo dipinto è stata la base di partenza per la chiamata a raccolta di grandi artisti.
L’ Architetto Alberto Bartalini, ideatore e regista dell’evento che ama progettare spazi urbani attraverso segni d’arte che con essi interagiscono per contenuti ed estetica, dice a proposito: “Lavorando a questo progetto, ho voluto mettere in evidenza la teatralità che si cela all’interno della Deposizione, in particolare enfatizzando il cartone teatrale rispetto all’opera pittorica finita. Mi sono voluto confrontare così con la Storia, con il ‘900 e il Contemporaneo, attraverso vari artisti, forme espressive e luoghi architettonici eccellenti per la Città, creando un percorso fuori da ogni schema museale canonico.”
Scultori e pittori saranno esposti presso gli spazi di Palazzo dei Priori, Pinacoteca Civica, Museo Etrusco Guarnacci, Battistero di San Giovanni, Teatro Romano, Ecomuseo dell’Alabastro e si alterneranno nel corso dell’esposizioni: questo darà vita a un continuo rinnovamento dell’iniziativa, che vedrà eventi dedicati continui. Fino al 31 dicembre 2015 questo grande omaggio a Rosso Fiorentino, la più originale e spettacolare manifestazione mai dedicata al grande maestro nato a Firenze nel 1495, sarà visibile con un solo biglietto valido per tutti i luoghi, la Volterra Card, che permetterà a ogni visitatore di godere della sorprendente esposizione diffusa per la Città.
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