Al Fondo Giovanna Piras di Asti fino al 31 luglio 2014 c’è la mostra “imagine”: una carrellata di fotografie iconiche della Storia della musica che restituiscono finalmente agli autori di quest scatti amati da milioni di persone la rilevanza che meritano anche al di fuori dell’ambiente professionale.
Ad esempio, pochi sanno che la famosissima immagine di Jim Morrison a petto nudo appartiene a Joel Brodski, quella che vede Miles Davis abbandonarsi a bordo ring è stata scattata da Jim Marshall, o che la sorridente Janis Joplin è stata ritratta da Richard Avedon.
Questa mostra si pone l’obiettivo di tributare la giusta fama a questi autori, unendoli alle loro opere. Molti musicisti sono stati colti in momenti insoliti, bizzarri e intimi, come l’istantanea scattata da Dennis Stock che ha ritratto Louis Armstrong in mutande, rilassato nel suo camerino, prima di un concerto.
Ci sono anche Woodstock e Altamont, due eventi che hanno segnato al contempo la storia della musica e della società; di particolare rilevanza le foto documento di Bill Owens ad Altamont che testimoniano un evento passato alla storia come uno dei concerti piu violenti e drammatici. Queste immagini sono le sole rimaste di quel terribile giorno, perchè le forze dell’ordine sequestrarono tutto ciò che era stato riprodotto in video e in foto.
Sono pieni di fascino anche gli scatti che Astrid Kirchherr realizzò nei primi anni ’60, agli ancora sconosciuti Beatles ad Amburgo, oppure quelli che Bruce Davidson fece al giovane maestro d’orchestra Leonard Bernstein.
C’è anche Guido Harari in questa carrellata eccezionale: da Lou Reed a Tom Waits, da Bob Marley al nostro Paolo Conte.
Il catalogo di questa mostra non contiene testi critici e con delle immaigni così ogni discorso pare davvero superfluo.
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