Arte pubblica come più non si potrebbe, le “Stazioni dell’Arte” della Metropolitana di Napoli non sono solo utili infrastrutture ma veri e propri “mini-musei” che accolgono ogni giorno i viaggiatori in ambienti progettati da grandi architetti e decorati con opere di artisti di fama internazionale.
Questo grandioso omaggio all’Arte come parte integrante della vita quotidiana di tutti è affidato al coordinamento artistico di Achille Bonito Oliva.
La stazione Toledo.
Il nome della stazione coincide con quello della via più centrale della città e i nomi coinvolti nella sua ideazione e realizzazione sono di primo piano: il progetto, infatti, porta la firma dell’architetto catalano Oscar Tousquet Blanca mentre negli interni campeggiano opere di William Kendridge e Bob Wilson.
Cinque piani di profondità, la maggiore raggiunta fra le stazioni realizzate fino ad oggi, la Toledo accoglie i viaggiatori con un grande mosaico realizzato da William Kentridge sul quale si possono riconoscere classiche iconografie della tradizione partenopea e personaggi mitologici, per poi scendere verso le banchine ed incontrare i light box di Bob Wilson a tema marino.
Le Stazioni dell’Arte, preziosi “musei della quotidianità” inseriti in un contesto così familiare e solitamente privo di attrattiva come il trasporto locale, vanno ben oltre l’essere una mera decorazione prestigiosa, elevandosi invece a peculiarità straordinaria, ad attrattiva turistica che ad oggi non ha rivali nel Paese.
Vale la pena ricordare che fra gli artisti coinvolti a vario titolo nella progettazione e nell’abbellimento delle diverse stazioni ci sono nomi del calibro di Jannis Kounellis, Joseph Kosuth, Mimmo Paladino, Sol Lewitt, Mario Merz e Michelangelo Pistoletto.
Dal 5 maggio 2014, poi, questa “stazione dell’Arte” è diventata anche “stazione della Scienza”; è stato infatti inaugurato all’interno della stazione della metro un telescopio per raggi cosmici, un raffinato strumento che permette di far vedere al pubblico in tempo reale la presenza di raggi cosmici nell’area sotterranea della Stazione, rivestendo così un importante ruolo nella divulgazione scientifica sul territorio.
Asia Campana
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