La sua superficie occupa lo spazio della curva al piano terra del Palazzo dell’Arte e si estende su una zona di circa 1300 mq: è il nuovo Museo del Design Italiano di Triennale Milano inaugurato lo scorso 9 aprile 2019 nella città meneghina. Un debutto importante che racconta la storia dell’ingegno e della creatività italiana, ora alla portata di tutti. Organizzata cronologicamente, dal 1946 al 1981, al suo interno espone circa 200 oggetti riconducibili a uno dei periodi di maggiore influenza del design italiano e di sperimentazione audace attraverso nuovi materiali, codici estetici e tecniche. Con una timeline che scorre lungo le pareti, presentando eventi storici, politici, sociali e di costume, in mostra ci sono i mobili dell’industria brianzola del boom economico, gli strumenti di calcolo e le macchine da scrivere di Olivetti, gli arredi pop degli anni ’60, le tv e le radio Brionvega disegnate da Zanuso. Tutti accompagnati da pezzi inediti provenienti dall’archivio della Triennale come fotografie, campagne pubblicitarie e packaging originali. Un allestimento che vuole dare risalto alle opere e fornire dettagli puntuali sulla storia e sul contesto sociale in cui ogni oggetto è stato progettato: quello intercorso tra gli anni dell’immediato dopoguerra e del miracolo economico successivo fino ad arrivare ai primi anni Ottanta. Ad arricchire il percorso espositivo inoltre alcune voci degli autori, intervistati al telefono, che hanno realizzato gli oggetti protagonisti dell’attuale mostra permanente. A ognuno di essi è stato chiesto di raccontare la nascita delle proprie creazioni e le condizioni culturali alle quali ogni oggetto rispondeva. Un primo e importante punto di partenza, quello della nascita del Museo del Design Italiano, che rientra in un progetto ambizioso che terminerà nel 2022 e trasformerà gli spazi della Triennale nel più considerevole centro internazionale dedicato al design italiano.

Lascia un commento