Oggi Skart Magazine vi anticipa un evento che, nonostante manchi ancora qualche mese, sembra già far discutere e creare aspettative di ogni tipo. Tutto ruota attorno a Maurizio Cattelan che torna finalmente in mostra a Milano con un’inedita retrospettiva concepita per gli spazi del Pirelli Hangar Bicocca. Assente dalla scena italiana da poco più di dieci anni, l’artista padovano proporrà per l’occasione una sua riflessione sul ciclo della vita, mettendo in sequenza concetti esistenziali quali la fragilità della vita, la memoria, il senso di perdita individuale e il disorientamento comunitario. Intitolata Breath Ghosts Blind e visitabile dal 15 luglio al 20 febbraio 2022, la rassegna offre una summa della trentennale carriera artistica di Cattelan, passato agli onori della cronaca e della critica per le sue azioni provocatorie e irriverenti che hanno avuto l’ardire di mettere in luce i paradossi della società e sviluppare considerazioni sugli scenari politici e culturali, sempre con una buona dose di profondità e perspicacia. E partendo da immagini riconducibili a eventi storici, figure, circostanze o simboli della società attuale – spesso evocata nei suoi aspetti più spietati e disorientanti – Maurizio Cattelan induce lo spettatore a cambiare punto di vista per districarsi nell’ambiguità del reale.
Negli spazi delle Navate del Pirelli Hangar Bicocca, dedicati all’arte moderna e contemporanea, il progetto site-specific porterà all’attenzione del pubblico una visione della storia collettiva e personale, costantemente in bilico tra speranza e fallimento, materia e spirito, realtà e finzione, mettendo in discussione l’attuale sistema di valori.
In quale modalità per il momento non è dato sapere, ciò che si sa per certo è che l’artista presenterà una serie di opere inedite, incentrate sulla rappresentazione simbolica del ciclo della vita, in dialogo con il suo lavoro storico ma riconfigurato per l’appuntamento meneghino.
Del resto proprio Milano ha ospitato alcune delle sue opere più discusse e controverse: dall’installazione del 2004 in Piazza XXIV Maggio, Untitled, con i fantocci di tre bambini impiccati all’albero più antico della città a L.O.V.E. (Libertà – Odio – Vendetta – Eternità) del 2010, la contestata mano con il dito medio in Piazza Affari posizionata di fronte a Palazzo Mezzanotte, il quartier generale della finanza. In questo lungo periodo di assenza dall’Italia i suoi interventi dissacranti hanno continuato tuttavia a far discutere e a dividere l’opinione pubblica. Al 2016 per esempio risale la retrospettiva al Guggenheim di New York con l’opera intitolata America, un water in oro 18 carati che richiamava alla memoria Duchamp; l’esposizione del 2019 alla Blenheim Art Foundation di Woodstock (Regno Unito) fece eco per il furto di questo prezioso water; la partecipazione all’Art Basel Miami Beach, sempre del 2019, vide come protagonista l’opera Comedian, realizzata attaccando una banana al muro con del nastro adesivo. Un rimando, questo, a una precedente installazione risalente al 1999 in cui Cattelan aveva incollato alla parete, sempre con un nastro da imballaggio argentato, il gallerista Massimo De Carlo, trasformandolo così in opera d’arte vivente. Peccato poi finire in ospedale al termine dell’inaugurazione.
Tante infine le mostre monografiche e i progetti che lo hanno definitivamente consacrato uno degli artisti italiani più conosciuti al mondo. Sta di fatto che i suoi lavori suscitano spesso accesi dibatti favorendo un senso di partecipazione collettiva. Chissà allora cosa ci riserverà questa volta il suo pungente linguaggio visivo!
La mostra di Maurizio Cattelan sarà fruibile nello spazio delle Navate di Pirelli Hangar Bicocca contestualmente a quella di Neïl Beloufa, Digital Morning, prorogata fino al 9 gennaio 2022 nello spazio Shed.

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