Nonostante la giovane età, Thomas De Falco può annoverare nel proprio curriculum importanti riconoscimenti tra cui il primo premio all’Award Young Artist, ricevuto a Tokyo nel 2005, e la Medaglia del Castello Sforzesco, assegnatagli a Milano nel 2010. Attestati di valore che fanno di De Falco uno degli artisti più attraenti del panorama nazionale e internazionale.
Nato nel 1982 e attivo tra la città meneghina, Parigi e Roma, esprime la sua personale ricerca e produzione attraverso la realizzazione di arazzi ispirati all’antica tessitura a telaio verticale. Una tecnica di lavorazione che vuole esaltare la capacità comunicativa del cucito e che a breve sarà possibile ammirare, o approfondire, in una mostra a lui dedicata.
Dal 2 ottobre al 28 novembre 2021, infatti, prenderà vita nelle campagne del novarese, allestita in un luogo affascinante dove l’artista ha soggiornato tra giugno e luglio di quest’anno, TECHNOLOGY (World – Nature). A promuoverla CASCINA I.D.E.A. (Indipendent Domus Exhibiting Art), complesso rurale trasformato da Nicoletta Rusconi, collezionista e mecenate, in uno spazio culturale destinato all’arte e alla sperimentazione. Qui saranno accolte alcune opere nuove di De Falco, realizzate appositamente per l’evento: sculture tessili, realizzate con fibra e cavi elettrici, arazzi ed elementi scultorei in cemento, arricchiti da componenti naturali del luogo come ossa, rami d’albero e insetti. Un ensamble da cui scaturiscono composizioni che assumono un forte valore simbolico.
L’esposizione, che costituisce la tappa conclusiva del periodo di residenza creativa svolto da De Falco in questo tranquillo contesto campestre, indaga lo stretto rapporto tra tecnologia, natura e mondo, analizzando il continuo cambiamento, l’incessante contaminazione delle innovazioni tecnologiche sul nostro vivere quotidiano e la conseguente dipendenza che ne deriva. Quasi a sottolineare come, con il passare del tempo, si stia lentamente consumando e logorando la distinzione tra tecnologia/mutazione e corpo umano.
Ed è proprio nell’uso dei materiali che l’artista si propone di contrastare questa sorta di minaccia incombente: lana, cotone, lino, canapa, seta e ferro trasmettono una sensazione di purezza non solo al tatto, ma anche e soprattutto alla vista.
Singolare la tecnica utilizzata da De Falco che lavora manualmente con il wrapping, moltiplicazione di nodi combinati tra loro. A seconda di come viene avvolta, la lana può essere distribuita in modo tale da variare lo spessore, la forma e la consistenza dell’involucro scultoreo, considerato il suo elemento più caratteristico e distintivo.
Sempre negli spazi di CASCINA I.D.E.A. si potranno inoltre ammirare anche i lavori di Marco Andrea Magni e la vetrina pop-up che proporrà varie opere esposte già sulla stessa pagina Instagram creata da Nicoletta Rusconi Art Projects, attraverso la quale è possibile conoscere e acquistare opere d’arte di grandi maestri o di giovani emergenti in modo semplice e immediato. Non mancheranno poi numerose collezioni, progetti e opere critiche che completeranno la visita alla mostra d’arte TECHNOLOGY (World – Nature).

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